La Rioja è la regione vinicola più antica e conosciuta della Spagna: bellezza, storia e tradizione. Per questo, alcuni giorni fa finalmente sono andato a visitarla, prima la conoscevo solo dal punto di vista teorico, ma la visita aiuta a capire meglio i territori, gli attori e i vini di qualsiasi zona.
Quadro generale
Si tratta della regione vinicola più antica e conosciuta della Spagna, anche se negli ultimi anni la notorietà della Ribera del Duero e del Priorat la stanno raggiungendo.
Il capoluogo è Logroño, città non particolarmente nota, di una regione piccola, ma conosciuta soprattutto per la viticoltura.
Con una superficie di appena 5.000 km quadrati e soli 314.000 abitanti è la seconda regione più piccola e meno popolosa della Spagna.
La sua popolazione è pari allo 0,7% del totale della Spagna.
La regione conta 174 comuni, di cui ben 94 hanno meno di 200 abitanti.
La Rioja è una regione in cui l’agricoltura e l’industria agroalimentare ricoprono un ruolo primario nell’economia.
Innanzitutto il vino, ma in seconda istanza anche la produzione orticola.
Inquadramento geografico
Confina con i paesi Baschi a nord, la Navarra a nord-est, l’Aragona a sud-est e Castiglia e Leon a ovest e in parte a sud.
Non lontana dai Pirenei il clima ne risente l’influenza, anche se mitigata dalla costa atlantica che dista circa 100 km.
La Rioja è anche attraversata dal sentiero di Santiago.
Dati relativi alla vite e al vino
La superficie vitata oggi è di 47.189 ettari (dei circa 67.000 ettari totali della DOC), di cui 1.488 ettari coltivati in biologico.
Attenzione ai dati, non facciamo confusione, 47.189 sono gli ettari vitati in Rioja, mentre 66.797 sono gli ettari totali della DOC Rioja compresi gli ettari che hanno diritto alla Denominazione, ma amministrativamente appartengono ai Paesi Baschi e alla Navarra.
I viticoltori sono 10.800 e le aziende che producono vino 571.
Le cantine che compongono la DOCa Rioja sono distribuite nei 144 comuni di 3 diverse Comunità Autonome (118 a La Rioja, 18 nei Paesi Baschi, 8 in Navarra) più un’enclave in Castilla y León .
Anche il turismo del vino genera ricchezza e il numero di turisti che visitano la regione per il vino sono 315.000 l’anno circa.
Per completezza va detto che nella regione Rioja vengono prodotti vini della Denominación de Origen Calificada Rioja, della Denominación de Origen protegida Cava e della Indicación Geográfica Protegida “Valles de Sadacia”.
I rossi rappresentano oltre ll 90% della produzione.
Storia
La Rioja è una denominazione molto importante, codificata sommariamente fin dal 1902, quando fu promulgato un decreto reale che determinava l’origine di Rioja.
Il riconoscimento ufficiale della Denominazione di Origine Rioja risale al 6 giugno 1925, quando venne stabilito un chiaro legame tra il nome di un prodotto e il luogo in cui si trova produce.
Il “Consejo Regulador” fu creato nel 1926 con l’obiettivo di limitare le zone di produzione, espandendo la garanzia del vino e controllando l’uso del nome “Rioja”. Questo Consiglio divenne strutturato legalmente nel 1945 e infine fu inaugurato nel 1953. Nel 1970 fu approvato il regolamento per la Denominacion de Origen come pure il regolamento per il Consiglio Regolatore. Nel 1991, l’appellativo prestigioso “Calificada” (qualificata) fu conferito al vino Rioja, rendendolo così il primo “Denominazione d’origine qualificata” della Spagna.
Come in quasi tutte le regioni vinicole d’Europa, anche in Rioja la viticoltura è stata introdotta dagli antichi romani e ancora oggi è facile trovarne le tracce.
Alcune fonti parlano anche di presenza della vite preromana, ma non ci sono testimonianze particolarmente rilevanti.
Probabilmente i Celti hanno coltivato la vite prima della venuta dei romani, ma come spesso accaduto in gran parte dell’Europa, la svolta è arrivata grazie alla grande capacità organizzativa e alla passione per il vino degli antichi romani.
Il nome deriva dal nome antico, infatti in passato si chiamava La Tierra del Río Oja.
Infatti il Rio Oja è una dei sette fiumi che scendono rapidamente dal Sistema Iberico verso l’Ebro.
Il Sistema Iberico e i fiumi della Rioja
Il Sistema Iberico è una catena montuosa spagnola che si estende in direzione nordovest-sudest tra la depressione dell’Ebro e la Meseta per oltre 500 km.
Il sistema Iberico in questa regione dista circa di circa 40 – 60 km a sud dell’Ebro e talvolta raggiunge altitudini fino a 2.200 metri.
I sette fiumi che scendono rapidamente verso l’Ebro dalla catena montuosa sono da ovest a est: Tirón, Oja Najerilla, Iregua, Leza, Cidacos e Alhama.
Per questo motivo La Rioja è talvolta chiamata : ” :“Zona de los siete valles”.
La regione vinicola di Rioja si caratterizza per un paesaggio molto bello e vario: un paesaggio agricolo collinare affascinante e ricco di fortezze medioevali.
Dal punto di vista naturalistico sono molto interessanti i paesaggi incantevoli della Riserva Naturale di Sierra de Cebollera e della Riserva della Biosfera di Arnedillo.
Le 3 sottozone
La zona della Rioja è costituita da tre sottozone piuttosto diverse tra loro: la Rioja Alta (a sud-ovest), la Rioja Alavesa (nella zona centro settentrionale della regione) e la Rioja Oriental (a sud-est).
Dal punto di vista amministrativo la DOC Rioja ricade su 4 regioni diverse:
70% sulla Rioja; 20 % sui Paesi Baschi, 10% sulla Navarra e una piccola enclave nel comune di Miranda de Ebro, dove è ubicata un’azienda storica della Rioja che fa parte della regione Castilla e Leon.
Hacienda El Ternero è un’enclave di 250 ettari situata in Castiglia, ma fa parte della doc Rioja alta. Le sue origini medievali risalgono al 1.077 dC , quando apparteneva al Monastero di Santa María de Herrera.
La superficie totale della Denominazione è di 66.797 ettari così suddivisi:
Rioja Alta 28.051;
Rioja Oriental 25.402;
Rioja Alavesa 13.344.
Rioja Alta
Grande concentrazione di aziende vitivinicole secolari.
Sottozona più occidentale de La Rioja
Clima atlantico con temperature miti in inverno (min 4 ºC) e una media da 15 ºC a 22 ºC in estate, con precipitazioni moderate
Dal Barrio de la Estación di Haro, tappa obbligatoria per ammirare l’architettura del vino, passando per i monasteri di San Millán de la Cogolla, Suso e Yuso, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e dove si trovano i primi testi scritti della lingua spagnola e basca…
262 aziende su 77 comuni
Rioja Oriental
La Rioja Oriental ricade principalmente in Rioja, ma in parte anche in Navarra.
Nella parte più orientale del territorio della Rioja, sui suoli predominano grandi estensioni di vigneti la cui pedologia è fortemente influenzata da diversi fiumi che attraversano la zona.
Il clima è mediterraneo, più secco e caldo alle altitudini più basse che consentono di produrre vini con maggiore struttura e contenuto di alcol.
Le aree montuose di questa zona sono considerate tra le più fredde della Denominazione per cui in questa zona si ottengono vini con enormi contrasti e diversità.
Rioja Alavesa
Situata sulla sponda nordoccidentale del fiume Ebro, a sud della citta di Álava.
Vigneti disposti su terrazzamenti di piccole parcelle.
Clima atlantico.
La sua posizione più a nord, ma soprattutto più vicino al Mar Cantabrico, fornisce più umidità etemperature più fredde rispetto alle altre due zone della Rioja, sia in estate che in inverno.
Anche se la Sierra de Cantabria a nord protegge i vigneti dal freddo e dall’umidità del Mar Cantabrico.
L’effetto “Foehn” (in italiano si chiama Favonio anche se tendiamo tutti ad usare il termine tedesco) consiste in una fitta nube sulle montagne ed un vento favorevole per questi vigneti per lo più esposto a sud, si trova in questa catena montuosa, dando origine a vini dai profumi e aromi unici e distintivi che rappresentano perfettamente i valori di questa terra.
I suoli
In Rioja Alta possiamo trovare sia suoli alluvionali che argillo calcarei e/o argillo ferrosi.
In Rioja Alavesa esclusivamente argillo calcarei e in Rioja Oriental sia alluvionali che argillo ferrosi.
Le uve rosse rappresentano il 91% della superficie vitata, le bianche il restante 9%.
Produzione
La produzione media annua di vino della Rioja è di 269 milioni di litri (nel 2020) (85% vino rosso e 15% vino bianco e rosato).
Il vino DOCa Rioja è identificato dalle etichette posteriori e dai sigilli numerati. È la denominazione d’origine più scelta dai consumatori sia dentro che fuori casa, con rispettivamente il 36% e il 27% dei consumi.
All’interno dell’Unione Europea, la Rioja è protetta dalla Denominazione di Origine Protetta (DOP) dal 13 giugno 1986. È inoltre registrata presso l’ Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale dal 22 giugno 2021.
I vitigni a bacca rossa
Tra i vitigni a bacca rossa il Tempranillo rappresentala varietà egemone, con ben l’ 87,7% del totale, seguito dalla Garnache Tinta con il 7,5%, il Graciano con il 2,1%, il Mazuelo con il 2% e la Maturana Tinta con lo 0,3%.
Tempranillo
Il Tempranillo https://www.coppiere.it/2015/10/il-tempranillo/ è un vitigno a maturazione precoce e rappresenta l’anima della Doc Rioja oltre che della Doc Ribera del Duero e anche del Porto (dove assume il nome di Tinta Roriz).
Garnacha
La Garnacha è il Cannonau sardo, https://www.coppiere.it/2015/02/dove-nato-cannonau-grenache-garnacha/
Altri vitigni a bacca rossa
Il Graciano, originario della Sardegna, dove si chiama Muristellu, anche se è molto difficile farlo comprendere. Ne parlo qui https://www.coppiere.it/2015/02/dove-nato-cannonau-grenache-garnacha/ . Noto per i suoi aromi, colore, acidità e intensità gustativa.
Il Mazuelo caratterizzato dai suoi tannini abbondanti, elevata acidità e il colore stabile.
La Maturana Tinta è stata incorporata nel disciplinare nel 2007 sebbene sia uno dei vitigni con più storia.
Il caso particolare del Cabernet Sauvignon
Il Cabernet Sauvignon è consentito in deroga ad alcune aziende che hanno chiesto la deroga e che lo avevano in data precedente al 1991 quando alla Rioja è stato riconosciuto, primo in Spagna, lo status di DO Calificada. Comunque non hanno diritto a reimpiantarlo e di fatto, quando qualche vite muore, è consentito rimpiazzarla solo tramite la tecnica della propaggine dalla vite limitrofa.
Nel 1992, il Consiglio Regolatore, che era già a conoscenza del fatto che alcuni viticoltori e alcuni viticoltori stavano piantando da anni Cabernet Sauvignon dietro autorizzazione relativa al Tempranillo, decise di intervenire in merito. E scattarono gli allarmi. Eravamo nel pieno della moda, della “cabernetmania”, che stava facendo il giro del mondo con californiani, australiani, cileni, ecc. In Rioja prese corpo il timore della “contaminazione” e con essa la perdita della “tipicità”, tesoro gelosamente custodito dalle cantine più tradizionali, dai viticoltori più conservatori e dall’esecutivo del Consiglio Regolatore. Si decise quindi di vietare nuovi impianti di Cabernet Sauvignon, e si considerarono sperimentali quelli già esistenti, che vennero dunque ad essere registrati come tali. Queste cantine sono autorizzate a utilizzare il Cabernet dei propri vigneti, ma senza poterlo indicare sulla bottiglia o promuoverlo. Menzionare il Cabernet Sauvignon nella Rioja, quello in purezza, quello autoctono, è oggetto di procedimento sanzionatorio. Equivale ad utilizzarlo, anche se non è detto, se nessun appezzamento è censito come vigneto sperimentale.
I vitigni a bacca bianca
Tra i vitigni a bacca bianca il più coltivato è la Viura con il 67,7%, quindi il Tempranillo Blanco con il 12,6%; il Verdejo con il 5,4%; la Garnacha Blanca con il 3,6%; il Sauvignon Blanc con il 3,3%; lo Chardonnay con il 2,6%; la Malvasia con il 2,2%; la Maturana Blanca con lo 0,5% e il Turruntés con lo 0,1%.
Viura
La Viura in altre regioni nota come Macabeo, è l’uva bianca predominante nei vigneti di Rioja dagli anni ’70 quando fu incoraggiata la coltivazione di questa varietà. A volte utilizzata come base per vini spumanti.
Malvasia
Esistono molte Malvasía nel mondo, ma non tutte sono considerate sinonimi della Malvasía de Rioja, anche se è opinione diffusa che i loro grappoli maturi, giallo-rossastri, diano vini bianchi molto particolari, untuosi e molto aromatici. Acini medio-piccoli, poco omogenei e di colore giallo rossastro. Profumo molto aromatico, fruttato e floreale. Note di albicocca, ribes bianco e pesca. Adatto a climi miti con scarsa resistenza alla siccità. Resistente al freddo invernale e molto sensibile alle gelate primaverili. Sensibilità medio-alta all’oidio e molto sensibile alla peronospora. Germogliamento, invaiatura e maturazione molto precoce.
Sinonimi
Alarije
Garnacha Blanca
Trattandosi di una mutazione della Garnacha rossa, il suo comportamento enologico è molto simile (vini alcolici ricchi di estratto, ma poveri di aroma e acidità) e possono derivare da una mutazione dello stesso.
Coltivata in zone fresche produce un vino gradevole e di buona acidità.
Taglia media, di forma ellittica e buccia sottile.
La varietà produce vini bianchi ricchi di estratto e di alcol, con bassa acidità e note floreali che tendono a ossidarsi.
Aromi di media intensità con note floreali, fruttate ed erbacee.
Note di frutta matura.
Molto resistente alla siccità, al vento e si adatta ai terreni sterili e sassosi.
Tempranillo Blanco
È una varietà unica e autoctona poiché deriva da una mutazione genetica naturale di un singolo germoglio di una varietà Tempranillo Tinto, situato nel 1988 in un vecchio vigneto a Murillo del Río Leza, La Rioja.
Moltiplicato da parte del governo di La Rioja.
Approvato nel 2008 in Rioja con l’obiettivo di raggiungere una maggiore competitività nei vini bianchi.
Rapido aumento della superficie vitata fino a diventare la seconda varietà a bacca bianca della regione.
I vini che genera hanno un’alta concentrazione di composti volatili con aromi fruttati e la loro acidità totale rimane elevata, evidenziando l’alto contenuto di acido malico. All’analisi organolettica presenta qualità eccellenti, come il Tempranillo rosso da cui proviene. Al palato è equilibrato, di struttura e di media-lunga persistenza.
Molto resistente alla siccità, al vento e si adatta ai terreni sterili e sassosi. È stata osservata sensibilità all’acariasi.
Verdejo
Varietà conosciuta su tutto il territorio nazionale, produce vini moderatamente alcolici, con acidità medio-alta e con un elevato rapporto acido tartarico/acido malico.
L’estratto si distingue per il suo volume e il suo caratteristico tocco amaro, che proietta un lampo di originalità in bocca, accompagnato da una grande espressione fruttata.
Grappolo medio-piccolo e compatto. Le bacche sono di dimensioni medio-piccole, sferiche e con buccia di medio spessore.
Profumo
Aromi intensi e fruttati con un tocco di finocchio.
Nuance di erba selvatica con tocchi fruttati con sensazione leggermente addolcita e toni amari.
Maturana blanca
È la varietà più antica della Rioja, poiché viene menzionata già nel 1622. È una varietà che non si trova da nessun’altra parte, abbastanza fertile e la sua caratteristica più notevole è il pH basso e l’elevata acidità.
Con un alto contenuto di acido tartarico e un basso contenuto di potassio, che compensano l’alto grado che può raggiungere.
All’analisi organolettica presenta un’ottima valutazione ed i suoi vini sono di colore giallo-verdastro, leggeri ma equilibrati al palato, con una sensazione di acidità e lieve amaro finale, di media persistenza. Grappolo piccolo, acino piccolo, ellittico.
Turruntés
Il nome Turruntés viene spesso confuso con la varietà galiziana Torrontés; Inoltre non ha nulla a che fare con la varietà coltivata in Argentina.
Secondo l’analisi del DNA, l’unica varietà simile sarebbe l’Albillo Mayor esistente in Castilla-León. La gradazione è bassa e l’acidità elevata, con pH basso e un’alta concentrazione di acido tartarico e basso contenuto di potassio.
Il vino viene descritto come avente un colore giallo paglierino con sfumature verdognole, un sapore leggero, con acidità e amarezza, nonché una persistenza medio-breve.
Il grappolo è medio e compatto. Acini medi e sferici; quelli più maturi sono dorati con macchie scure. Pelle molto sottile e tenera.
Altri vitigni a bacca bianca
Inutile parlare del Sauvignon e dello Chardonnay già ben conosciuti.
Complessità della denominazione
Nella denominazione Rioja si possono produrre sia vini fermi che spumanti; di colore bianco, rosato e soprattutto rosso.
Maturazione, invecchiamento
I vini protetti dalla Rioja sono vini rossi, bianchi, rosati e spumanti di qualità, ottenuti da 14 vitigni, a seconda delle esigenze stabilite nel disciplinare specifico e provenienti da vigneti piantati in tutta la regione vinicola della Rioja.
Generico e Espumoso generico
Si tratta solitamente di vini al primo o al secondo anno, che conservano le caratteristiche primarie di freschezza e fruttato. Tuttavia, questa categoria può comprendere anche altri vini che non rientrano nelle categorie Crianza, Reserva o Gran Reserva, anche se sono stati sottoposti a processi di invecchiamento.
Per la produzione del «Rioja Sparkling» è consentito lavorare tutti i vitigni autorizzati dalla Denominazione e, nel caso degli spumanti rosati, devono contenere almeno il 25% di uve rosse. È realizzato utilizzando il Metodo Tradizionale. È richiesto un tempo minimo di permanenza in bottiglia per la fermentazione di 15 mesi.
Crianza
Vini invecchiati per almeno 2 anni.
Per i rossi che sono rimasti per almeno un anno in botti di rovere da 225 litri.
Nei vini bianchi e rosati il periodo minimo di invecchiamento in botte è di 6 mesi. Un vino invecchiato presenta sempre un equilibrio e un’armonia tra gli aromi di frutta (aromi primari) e gli aromi di legno della botte (aromi secondari).
Reserva e Espumoso reserva
Si tratta di vini con un invecchiamento minimo tra botti di rovere e bottiglie di 3 anni. Di cui almeno 1 anno in botte seguito ed integrato da un affinamento minimo in bottiglia di 6 mesi. Nei vini bianchi e rosati il periodo di invecchiamento è di 2 anni, di cui 6 mesi in botti da 225 litri. I vini riserva si distinguono per essere vini con maggiore complessità perché hanno tre tipi di aromi: fruttati (aromi primari), legno (aromi secondari) e infine invecchiamento (aromi terziari) come tabacco, cuoio, tartufo…
Corrisponde a spumanti di qualità prodotti con il metodo tradizionale con affinamento in bottiglia per 24 mesi. Questi spumanti, trascorrendo più tempo in bottiglia a contatto con i lieviti, sviluppano aromi autolitici che aggiungono maggiore complessità. La raccolta sarà manuale, a meno che non sia notturna.
Gran Reserva e Espumoso gran añada
Vini di grandi annate invecchiati per un periodo totale di 5 anni di cui un minimo di 2 anni in botti di rovere da 225 litri e 2 anni in bottiglia. Nei vini bianchi e rosati il periodo di invecchiamento è di 4 anni, di cui minimo 6 mesi in botte. Le grandi riserve hanno grande complessità e intensità aromatica, sono vini fini ed eleganti.
A completare la gamma degli Spumanti di Qualità troviamo gli spumanti Grandi Annate con un periodo di invecchiamento minimo di 36 mesi. Questa tipologia di spumante, trascorrendo più tempo in bottiglia, si caratterizza per avere bollicine ancora più fini e profumi più intensi e complessi. La raccolta sarà manuale.
Classificazione degli spumanti in funzione dello zucchero residuo
Brut nature con zuccheri residui inferiori a 3 g/L
Extra brut con zuccheri residui tra 3 e 6 g/L
Brut con zuccheri residui tra 6 e 12 g/L
Classificazione dei vini secondo origine
Vale per tutte le categorie di invecchiamento e può essere:
Viñedo Singular
Vinos de Municipio
Vinos de zona
I Vinos de zona
La sua caratteristica distintiva è quella dell’uva che deve appartenere a quell’area, riflettendo così l’identità del territorio le diverse zone sono:
Rioja Alta, Rioja Alavesa e Rioja Oriental.
Vinos de Municipio
Riconosciuti dal 1999, conferisce il diritto di essere utilizzato nei 144 comuni della Rioja.
“Viñedo Singular”
È stato incorporato nel 2017 come spazio in cui riconoscere e includere vini con una particolare origine.
Appezzamenti con caratteristiche uniche vecchi vigneti di resa e vigoria limitata e raccolta a mano.
Sono vini di alta qualità che devono superare una seconda degustazione qualitativa da parte di un panel per essere inclusi nella categoria.
Oltre a contribuire a valorizzare il territorio e a riconoscerne la diversità,
aumentano il prestigio della denominazione.
Richiedono caratteristiche specifiche come provenire da un vigneto di oltre 35 anni, da specifici appezzamenti delimitati, essere vendemmiati a mano e superare una degustazione qualitativa per essere accettati in questa categoria che ne esprima l’alta qualità.
Uve provenienti esclusivamente da appezzamenti che costituiscono il “Vigneto Singolare”.
Preparazione, invecchiamento, stoccaggio e imbottigliamento all’interno della stessa cantina.
Unità geografica più piccola che può comprendere un unico appezzamento catastale o più appezzamenti.
Vigneto in possesso con qualsiasi titolo giuridico valido ai sensi di legge per un periodo minimo di 10 anni ininterrotti.
Produzione massima: 5.000 kg/ha nelle varietà rosse e 6.922 kg/ha nelle varietà bianche.
Massima resa di trasformazione: 65%.
Fascetta di garanzia specifica.
Marchio esclusivo.
Attualmente i “Viñedo Singular” riconosciuti sono 148.
Viticoltura
La densità di impianto deve essere compresa tra 2.850 e 10.000 viti per ettaro.
Limite di gemme per ceppo:
16 per i vitigni Chardonnay, Sauvignon, Turruntes, Maturana blanca, Tempranillo blanco e Verdejo
14 per la Garnacha
12 per gli altri vitigni autorizzati
Resa per ettaro
Massima resa per ettaro 65 quintali per i rossi e 90 quintali per i bianchi.
Mercato
La principale denominazione di origine spagnola.
3 bottiglie su 10 di vini DO prodotti in Spagna viene dalla Rioja.
6 bottiglie vendute su 10 se parliamo di vini invecchiati.
8 su 10 se ci concentriamo sul canale Horeca.
Oltre il doppio le vendite di vino della Rioja rispetto alla seconda DO spagnola.
343 milioni di bottiglie vendute ogni anno
41% dei vini prodotti vengono esportati.
Rappresenta il 30% del totale delle esportazioni di vini spagnoli a DO.
Il mercato principale è il Regno Unito, che rappresenta il 30% delle esportazioni totali, seguito da Germania 13,4% e USA 10,5%.
Vini più interessanti della Rioja
Bodegas Marqués de Murrieta Rioja Castillo Ygay Gran Reserva Especial
Viñedos de Páganos Rioja La Nieta
Bodegas Sierra Cantabria Rioja Finca El Bosque
Bodegas Muga Rioja Prado Enea Gran Reserva
Bodegas Marqués de Murrieta Rioja Dalmau
López de Heredia Viña Tondonia Gran Reserva
Álvaro Palacios Alfaro Quiñón de Valmira
Telmo Rodríguez Las Beatas
Bodegas Marqués de Murrieta Rioja blanco Capellanía
Bodegas Ondarre Rioja Rivallana Gran Reserva
Bodegas Benjamin De Rothschild & Vega Sicilia Rioja Macán Clásico
Marqués De Riscal Rioja Gran Reserva
Bodegas Luis Cañas Hiru 3 Racimos
Lopez de Heredia Rioja Viña Bosconia Gran Reserva
Lopez de Heredia Rioja Viña Bosconia Reserva
Dopo questa maratona brindo alla vostra salute con un calice di
Viña Bosconia Reserva che ho comprato in azienda!